Si è svolto dall’8 al 15 luglio lo Scambio giovanile “Re population”
Per una settimana, dall’8 al 15 luglio 2024, presso l’Istituto dei Missionari Saveriani in via Sulcis a Cagliari si sono incontrati 30 giovani sardi ed europei (provenienti da Bulgaria, Lituania, Romania e Serbia) in occasione dello scambio giovanile “Re-population”, ideato dall’associazione Malik E.T.S., finanziato dal programma europeo Erasmus plus e dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
L’obiettivo specifico del progetto è stato sensibilizzare i giovani e le famiglie dei Paesi coinvolti sul fenomeno dello spopolamento nelle aree rurali e sulla necessità di contrastarlo. Secondo una statistica Eurostat del 2021 infatti, nel periodo 2015-2020, nelle aree prevalentemente rurali il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni è aumentato dell’1,6–1,8% ogni anno, con la crescita più rapida registrato. Al contrario, il numero di persone in età lavorativa è diminuito, in media, dello 0,6% ogni anno e il numero dei giovani di un margine leggermente maggiore (-0,7% ogni anno).
Durante questa settimana di confronto, i nostri partecipanti, divisi in gruppi internazionali, hanno lavorato per proporre delle idee imprenditoriali che fossero in grado di trovare soluzioni creative al problema dello spopolamento delle aree rurali. Per farlo hanno svolto un’attenta e ragionata analisi swot dei contesti, diversi brainstorming e ogni gruppo ha presentato le best practices della sua nazione. Il lavoro si è ispirato ai criteri di selezione della Call for ideas lanciata dalla Fondazione Giulini, Fluorsid SPA e Lavoro insieme Srl impresa sociale, aperta sino al 30 settembre, che mette a disposizione dei giovani e imprenditori del Gerrei, Sarrabus e Trexenta dei finanziamenti per sviluppare la propria start up ideale che attraverso creatività e innovazione darà ai giovani e imprenditori delle aree rurali la possibilità di diventare protagonisti del proprio territorio.
Ogni gruppo ha avuto la possibilità di presentare il proprio lavoro attraverso uno speech a due esperte di aree rurali: la dottoressa Maria Giuseppina Cireddu, esperta di sviluppo locale della RAS e la dottoressa Claudia Sedda, direttrice dei Gal Bgm e Marghine, che ringraziamo per i preziosi consigli. Creando uno storyboard, i gruppi hanno spiegato in dieci minuti la loro idea progettuale e l’intero processo che li ha portati a individuare il nome, a creare il logo, a individuare il target e l’impatto sul territorio. Tra le idee una startup per il riciclo del tessile proveniente dal fast fashion e una agro alimentare che permette di condividere le ricette delle aree rurali d’Europa.
Il gruppo è stato inoltre ospitato presso delle aziende rurali che ben rappresentano lo spirito del nostro progetto: siamo stati nel Gerrei, nello specifico a San Nicolò Gerrei, per far visita a due eccellenze del territorio, che lo scorso anno hanno vinto il bando Call for ideas e ora fanno parte del progetto Terre ritrovate, che mira a dare nuovamente valore alle terre dimenticate e nuova linfa ai campi abbandonati.
Dapprima abbiamo visitato il Malamida formaggificio sardo, dove abbiamo appreso meglio il processo di lavorazione del formaggio a crudo e la loro attenzione verso l’ecosostenibilità, dalla crosta edibile al packaging. Elisa e suo marito ci hanno offerto una buonissima degustazione che oltre al formaggio includeva olio di lentischio, fichi, pane Pistoccu e confetture, che i nostri ospiti internazionali hanno gradito tantissimo.
Per proseguire siamo stati ospiti dell’azienda agrituristica della cooperativa agricola di San Nicolò Gerrei Su niu de s achili, dove il signor Luigi ci ha raccontato delle loro produzioni di miele e olio e abbiamo fatto conoscere e assaggiare ai nostri partecipanti una buonissima fregola. La giornata nel Gerrei ha permesso ai nostri partecipanti internazionali di conoscere i giovani della consulta giovanile di San Nicolò Gerrei, che sono stati per un giorno ambasciatori delle bellezze del loro territorio.
Il progetto è stato anche l’occasione per far conoscere ai giovani stranieri alcuni dei più importanti siti archeologici e naturalistici della città di Cagliari, come il sistema museale Sant’Eulalia, dove abbiamo potuto ammirare l’area archeologica e il museo del tesoro.
Grazie ad un’attività fotografica nei quartieri storici della città i nostri giovani partecipanti hanno conosciuto meglio i luoghi più caratteristici di Cagliari come la Cattedrale, il bastione e piazza Yenne. Nel tempo libero ne hanno inoltre approfittato per raggiungere la spiaggia del Poetto e fare un trekking alla Sella del Diavolo.
Tutte le attività si sono svolte seguendo i principi e le metodologie dell’educazione non formale. Non sono mancati l’approfondimento sui Programmi europei dedicati ai giovani e sulle modalità di partecipazione agli stessi e la conoscenza di Eurodesk Eurodesk Italy e dell’Unione Europea attraverso il gioco di carte “Time to move”.
Si è inoltre svolto un momento molto importante per ogni Erasmus +, la serata multiculturale. Nella bellissima location dei padri saveriani, ogni gruppo nazionale ha allestito un banchetto offrendo cibo tipico e poi si è dato il via alle danze tradizionali. I padroni di casa, giovani dell’Unione Comuni Gerrei e del Consorzio Bim Taloro, hanno presentato il ballo sardo al ritmo dell’organetto suonato dal nostro partecipante Davide.
A conclusione del progetto, abbiamo inoltre riflettuto sulle competenze acquisite nel corso di questa settimana insieme attraverso la compilazione del certificato Youthpass, che riconosce i risultati dell’apprendimento non formale e ogni partecipante ha ricevuto il suo Youthpass.
La buona riuscita del progetto è stata possibile anche grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo.
Ringraziamo i nostri partecipanti e le loro organizzazioni di invio (Association of Ruse in help of society and young people – Bulgaria, Taurage Youth and Youth Organisations Union “Taurage Round Table” – Lituania, NGO Association Education for the Future Teleorman – Romania, Children’s center – Serbia), la Caritas Diocesana, Lavoro insieme Srl impresa sociale e i Missionari Saveriani per il supporto; il progetto Terre ritrovate di cui fanno parte il formaggificio sardo Malamida e l’ azienda agrituristica della cooperativa agricola di San Nicolò Gerrei, consulta giovani di San Nicolò Gerrei , il museo Sant’ Eulalia e le dottoresse Claudia Sedda e Maria Giuseppina Cireddu, esperte di sviluppo rurale, per il loro coinvolgimento attivo.