Il viaggio di Ospitone, conclusosi domenica 11 settembre, è stato un camminare tra i sentieri antichi che hanno attraversato il territorio del centro Sardegna, ricco di cultura, storia, identità e ambiente.
Abbiamo camminato, passando dalla Barbagia di Seulo a quella di Belvì per finire in quella di Ollolai, le tre regioni storiche nelle quali è rimasto, ancora oggi, vivo il mito di Ospitone, il capo barbaricino che il papa Gregorio Magno nel 600 d.c, cercò di coinvolgere per convertire al cristianesimo le comunità del territorio ancora pagane.
Una sequenza ininterrotta di montagne, valli e creste, gole e altipiani sono stati gli scenari della traversata, che si è snodata su sterrati, mulattiere e sentieri, antichi di secoli e ancora praticati dai pastori. Si è trattato di un itinerario di grande valore naturalistico, senza tralasciare beni storici come i menhir, domus de janas, santuari campestri. Il cibo e il vino sono stati scelti con cura ed hanno accompagnato le serate dei camminatori con sapori e saperi dei luoghi. 
Grazie alla presenza delle guide i partecipanti hanno avuto modo di conoscere meglio i territori attraversati e sono stati liberati dalle incombenze dell’orientamento e dello studio della logistica, ad esempio per i rifornimenti idrici lungo strada, per la prenotazione dei servizi e per il ritorno in minibus una volta terminato il tour. Hanno camminato con noi sardi del campidano, della barbagia e si sono uniti a noi viaggiatori di Torino, di Cuneo e di Firenze.
Il Cammino di Ospitone è stato organizzato dall’associazione culturale Malik, attiva nella promozione dello sviluppo sociale della Barbagia e non solo, in collaborazione con i Comuni di Belvì, Ollolai e Seulo e la società di servizi escursionistici Sardinia Biking.
