Il 25 Settembre 2014 l’Agenzia Nazionale per i Giovani spagnola ha approvato un progetto presentato dal Comune di Silla (Valencia) nell’ambito del programma Erasmus+.
L’associazione Malik partecipa come partner al progetto SHASTU (acronimo di “Sleep habits in student’s performance”) insieme a comuni, scuole e associazioni della Spagna, della Turchia e dell’Italia. In Sardegna sono partner del progetto il Comune di Belvì, l’Istituto comprensivo di Desulo e l’Asilo Sacro Cuore di Desulo.
L’iniziativa si propone di dimostrare come le abitudini del sonno di un’intera famiglia siano strettamente legate al rendimento scolastico dei giovani tra i 3 e i 18 anni e al loro comportamento sociale.
Lo studio di questo tema prevede attività e scambi formativi con partner di tre paesi europei (Spagna, Turchia e Italia) e una valutazione finale dei risultati ottenuti con bambini e giovani delle città coinvolte: Silla, Belvì, Remedello e Unye.
I partner sono stati scelti per via della loro posizione geografica che li vede collocati alla stessa latitudine: elemento fondamentale per l’analisi delle abitudini del sonno durante l’arco di un’intera giornata in termini di alba e tramonto, luce e buio, veglia e sonno. Ai fini della buona riuscita del progetto è considerata imprescindibile la partecipazione dei docenti degli istituti scolastici coinvolti e dei genitori degli alunni.
Il primo meeting internazionale è stato realizzato a Marzo a Silla e ha permesso ai partner di incontrarsi, conoscere il progetto e le varie fasi di implementazione. Nel mese di aprile la delegazione spagnola capofila ha fatto visita al comune di Unye e di Remedello, terminando a Belvì e Desulo il primo ciclo di formazione dei docenti e dei genitori.
Gli obiettivi specifici del progetto sono i seguenti: conoscere le abitudini del sonno dei giovani nel loro percorso scolastico e capire in che modo ne influenzano il rendimento scolastico; promuovere la salute attraverso il sonno; introdurre le buone abitudini del sonno e le pratiche di buona salute nei programmi scolastici; sapere se e in che misura vi sono aggressività e iperattività in classe e cercare di ridurle.Gli obiettivi generali riguardano un tema molto più ampio verso cui l’Unione Europea ha scelto di rivolgere la sua attenzione: ottenere un migliore rendimento scolastico e prevenire l’assenteismo; diminuire gli insuccessi e l’abbandono scolastico. Il progetto seguirà con l’attuazione di attività concordate con il personale docente e con le associazioni di genitori degli alunni delle scuole coinvolte e terminerà nel 2016 con la valutazione finale dei risultati ottenuti.