Martedì 14 settembre alle 17.30 presso l’Agorà di Abbasanta era presente il parterre delle grandi occasioni, con i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Abbasanta, in primis la sindaca Patrizia Carta, e il direttore del Centro di Addestramento Istruzione Professionale della Polizia di Stato di Abbasanta, Roberto Pietrosanti.
Insieme a loro 30 giovani europei che non vedevano l’ora di mettere in scena i frutti del loro duro lavoro, svolto dall’8 al 15 settembre nell’ambito del progetto europeo “What s up youth” finanziato dal Programma Erasmus+ e cofinanziato dal Comune di Abbasanta e dalla Regione Sardegna.
I giovani partecipanti hanno infatti preso parte a tre laboratori, finalizzati alla realizzazione di una performance artistica capace di far comprendere all’uditorio la loro idea di social media e la necessità di trovare un equilibrio tra la vita virtuale e la vita reale.
Il titolo del progetto “What’s Up Youth?” si riferisce infatti ad uno dei social network più utilizzati (What’s App) e, allo stesso tempo, sintetizza l’obiettivo specifico dello scambio giovanile: promuovere la cittadinanza attiva dei giovani attraverso un uso corretto dei social media.
Oltre al teatro e alla danza, i giovani si sono concentrati sulla scenografia, da loro realizzata usando una combinazione di immagini e scritte, ritagli di poster, giornali, cartone e pittura acrilica su una tela, che rimarrà all’amministrazione comunale di Abbasanta per essere esposta.
Lo scambio giovanile ha coinvolto 4 organizzazioni internazionali per un totale di trenta giovani e operatori giovanili sardi, belgi, cechi e ciprioti e olandesi in attività di apprendimento non formale, come presentazioni, forum di discussione, dibattiti itineranti, invasioni digitali e laboratori presso il Parco Archeologico del Nuraghe Losa, performance di danza, serate multiculturali, incontri con influencer ed esperti di social media.
La collaborazione con l’amministrazione comunale e con il Caip ancora una volta si sono dimostrate fondamentali per la buona riuscita del progetto, e vogliamo ringraziarli per aver condiviso con noi e con i giovani partecipanti l’intero percorso.